Le fioriture d'alta quota in Abruzzo. scopri il Crocus Vernus
- 26 mar 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 23 giu 2024
Nelle "Metamorfosi" il celebre poeta romano Publio Ovidio Nasone ha trasmesso fino a noi le storie più celebri della mitologia classica. In una di esse Ovidio narra di un giovane uomo, bello e mortale, dal nome Kròkos che si innamora di una dea, Smilax, ninfa immortale. L'amore impossibile tra i due spinse gli Dei a trasformarli in piante. Il primo nel bellissimo fiore del Croco, la seconda nella Salsapariglia (Smilax Aspera) con le sue caratteristiche foglioline a forma di cuore.. Affinchè i due potessero rinascere insieme ogni volta ed assieme convivere, intrecciando nel terreno le proprie radici.

I miti tuttavia uniscono sempre una narrazione fantasiosa con la sacralità, così croco e salsapariglia qui sul Gran Sasso difficilmente si incontrano, vivendo in habitat piuttosto diversi.
Resta tuttavia la bellezza di un fiore semplice ed elegante che ha accompagnato la storia dell'uomo fin dall'antica Grecia. Nell'Iliade esso è menzionato da Omero tra i fiori del talamo di Giove e Giunone.. gli antichi Romani usavano porre fiori di croco sopra le tombe per augurare buon viaggio a chi lasciava questa terra.

L'altopiano di Campo Imperatore tra Marzo ed Aprile si trasforma in un mare di colori con i crochi che dipingono la piana di lilla, viola, bianco e giallo, dando vita ad uno spettacolo davvero suggestivo. Tappeti di petali, distese di colori, cromie e tonalità mai banali.. la fioritura di Crocus Vernus Albiflorus è il messaggero della primavera sui pascoli altitudinali del Gran Sasso.

La solitudine e la vastità di questi luoghi viene interrotta solo dal suono del vento e da scorci cromatici dal grande impatto visivo. Lo spettacolo delle fioriture d'alta quota ha inizio.. buona visione!
Foto e testi.. FotoFox.
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