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Alla scoperta di Monte Aquila sul Gran Sasso D'Italia

  • 23 giu 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

Trekking su Monte Aquila, scopri le curiosità e come arrivare
Alla scoperta di Monte Aquila in Abruzzo

Pronti a mettervi in cammino? Preparate lo zaino ed allacciate le scarpe... noi di Abruzzo Official vi condurremo alla scoperta di uno tra i panorami d'alta quota più suggestivi del Gran Sasso. Attraverso un semplice trekking di circa un'ora lo spettacolo che la natura riesce ad offrire è assolutamente garantito... Direzione Monte Aquila, un autentico terrazzo panoramico sul Paretone, molto spesso presente all'interno dei nostri scatti di paesaggisti del luogo. Dall'osservatorio astronomico di Campo Imperatore si sale in direzione Corno Grande attraverso un semplice sentiero che taglia lateralmente la montagna, sulla nostra destra la vista spazia sul versante nord-ovest del Piccolo Tibet. L'inizio dell'estate è certamente il periodo migliore per gustare appieno di questo paesaggio, grazie soprattutto alle numerosissime fioriture d'alta quota che si incontrano lungo il cammino. Dal verde al bianco al giallo, e poi arancio, rosa, viola celeste, azzurro... il paesaggio si tinge di una varietà cromatica come solo Madre Natura è in grado di fare.


Alla scoperta di Monte Aquila in Abruzzo
Alla scoperta di Monte Aquila in Abruzzo

Monte Aquila, la torre di guardia sul Paretone

In breve tempo si raggiunge un valico in quota, la Sella di Monte Aquila, da cui il panorama lascia senza parole. Ci troviamo al cospetto delle vette più alte del Gran Sasso e degli interi Appennini. Dinanzi a noi, imponente, il paretone di roccia del Corno Grande. Sulla sinistra Campo Pericoli, con le vette della dorsale occidentale del Gran Sasso a fare da cornice sullo sfondo. A completare il panorama aspri e pendenti calanchi precipitano dalla nostra destra verso Campo Imperatore.

Il sentiero prosegue, senza difficoltà di rilievo, fino a lasciare all'escursionista la scelta della propria meta. Da qui si può decidere di sfidare la vetta più alta dell'appennino con i suoi 2912 metri attraverso un attacco "direttissimo" dalle caratteristiche tecniche ed alpinistiche, oppure assecondarla e raggiungerla lungo una più facile, ma più lunga e stancante, "via normale". Sulla sinistra si piega invece in direzione di Campo Pericoli e la Val Maone. Sulla destra si raggiunge per breve e facile sentiero la vetta di Monte Aquila, punto estremamente panoramico dallo straordinario fascino d'alta quota.


Alla scoperta di Monte Aquila vista Gran Sasso D'Italia
Alla scoperta di Monte Aquila vista Gran Sasso D'Italia

* Curiosità...

Il nome di questa vetta potrebbe far pensare al nobile rapace che abita le aspre vette del Gran Sasso. In realtà esso richiama ed omaggia la nostra amata città natale, L'Aquila. "Monte Aquila" e non "L'Aquila" in quanto nel lontano Agosto del 1926, quando questa vetta venne così battezzata dal Club Alpino Italiano, la città che in futuro avrebbe assunto ufficialmente il ruolo di capoluogo di regione si chiamava "Aquila degli Abruzzi".

Lo spettacolo che da qui si apre dinanzi agli occhi è assolutamente straordinario ed abbraccia l'intero altopiano di Campo Imperatore, l'aspra e severa Valle dell'Inferno, il paretone del Corno Grande con il bivacco Bafile incastonato sulle roccie, la dorsale occidentale del Gran Sasso e la sottostante conca glaciale di Campo Pericoli.

Nonostante la facilità tecnica con la quale essa può essere conquistata, il fascino panoramico di questa vetta non lascia assolutamente indifferenti. Siamo a quota 2495 mt, da qui la visuale spazia fino alla linea del mare... senza dubbio il luogo ideale per gustare di una pausa pranzo in un silenzio rotto solo dal rumore del vento e dal melodioso verso del gracchio corallino! Un salto di 2500 metri fino alla linea di costa dell'Adriatico regala una visione panoramica paragonabile a quella dal finestrino di un aeroplano.



È questo il regno di numerosissime fioriture d'alta quota. Il giallo dell'Androsace Vitaliana o Vitaliana Abruzzese... Il rosa della Silene Acaulis con la sua crescita estremamente lenta... Il blu della discreta Gentiana Verna (o Genziana primaticcia) e della stravagante Gentiana Dinarica Beck (o Genziana Appeninica)... E poi il celeste del Myosotis Graui (o NonTiScordarDiMe di Grau), il bianco della Pulsatilla Alpina, il rosa del Timo selvatico... ed altre numerosissime quanto bellissime fioriture d'alta quota, autentici capolavori in miniatura della Natura!


È molto semplice incontrare in questi luoghi il camoscio d'Abruzzo e vederlo saltare tra una roccia e l'altra. Gracchi corallini, fringuelli alpini, numerosi rapaci.. Ogni volta che torno tra queste vette e tra questi paesaggi nulla per me è mai scontato.

Non sono le Alpi, non sono le Dolomiti. È semplicemente il Gran Sasso... in tutta la sua unica, meravigliosa e severa bellezza.

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